chiudi
Mario Rigoni Stern

Mario Rigoni Stern

Mario Rigoni Stern è nato ad Asiago (Vicenza) il primo novembre 1921.
Trascorre l’infanzia tra i pastori e la gente di montagna dell’Altopiano di Asiago, appena terminata la Grande guerra. Nel 1938 entra alla Scuola Militare d’alpinismo di Aosta e, più tardi, combatte come alpino nel battaglione Vestone, in Francia, Grecia, Albania, Russia. Fatto prigioniero dai tedeschi quando l’Italia firma l’armistizio (8 settembre 1943), è trasferito in Prussia orientale. Rientra a casa, a piedi, il 5 maggio 1945. Ad Asiago è impiegato nel catasto comunale fino al 1970, dopodoché si dedica interamente al mestiere di scrittore.
Nel 1953 pubblica per Einaudi il suo primo romanzo Il sergente nella neve, che presto diventa un classico della letteratura moderna italiana, e che narra, autobiograficamente, la storia di un gruppo di alpini italiani durante la ritirata di Russia. Seguono successi come Il bosco degli urogalli (1962), Storia di Tönle (1978), L’anno della vittoria (1985) e Le stagioni di Giacomo (1995). Collabora inoltre col quotidiano «La Stampa», dedicandosi nel frattempo a studi storici.
Malato da tempo, la notizia della sua scomparsa, avvenuta ad Asiago il 16 giugno 2008, per espressa volontà dello scrittore, viene divulgata solo il 18, a funerali avvenuti.
Mario Rigoni Stern è nato ad Asiago (Vicenza) il primo novembre 1921.
Trascorre l’infanzia tra i pastori e la gente di montagna dell’Altopiano di Asiago, appena terminata la Grande guerra. Nel 1938 entra alla Scuola Militare d’alpinismo di Aosta e, più tardi, combatte come alpino nel battaglione Vestone, in Francia, Grecia, Albania, Russia. Fatto prigioniero dai tedeschi quando l’Italia firma l’armistizio (8 settembre 1943), è trasferito in Prussia orientale. Rientra a casa, a piedi, il 5 maggio 1945. Ad Asiago è impiegato nel catasto comunale fino al 1970, dopodoché si dedica interamente al mestiere di scrittore.
Nel 1953 pubblica per Einaudi il suo primo romanzo Il sergente nella neve, che presto diventa un classico della letteratura moderna italiana, e che narra, autobiograficamente, la storia di un gruppo di alpini italiani durante la ritirata di Russia. Seguono successi come Il bosco degli urogalli (1962), Storia di Tönle (1978), L’anno della vittoria (1985) e Le stagioni di Giacomo (1995). Collabora inoltre col quotidiano «La Stampa», dedicandosi nel frattempo a studi storici.
Malato da tempo, la notizia della sua scomparsa, avvenuta ad Asiago il 16 giugno 2008, per espressa volontà dello scrittore, viene divulgata solo il 18, a funerali avvenuti.

Vedi anche...