Sasha a Natale aveva ricevuto un bel regalo. Lo aveva trovato la mattina. Si era addormentato la sera prima contento
Sasha a Natale aveva ricevuto un bel regalo. Lo aveva
trovato la mattina. Si era addormentato la sera prima contento, deve aver detto
una preghiera. Ora avrà ascoltato “Cristo è risorto” nell’altra vita perché a
causa delle bombe non ha potuto vedere la Pasqua in Ucraina, celebrata nelle
chiese ortodosse nella notte tra il 23 e il 24 aprile. Da qualche parte,
qualcuno avrà conservato i ricordi di lui bambino. La guerra porta via tutto.
Lasciando una lunga rossa scia di scomparsi, sopravvissuti e profughi, come
quelli che hanno raggiunto anche a Firenze. Mentre nel dibattito pubblico la
non violenza attiva viene relegata a optional delle anime belle, si rischia di
riabilitare la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, che così
vengono radicalizzati. Ci si domanda anche qual è ‘La missione dei cristiani
nel mondo’. Questo il titolo di un libro intervista con il Patriarca della
Chiesa ortodossa russa Kirill, le cui posizioni sul conflitto hanno lasciato
interdetti gli stessi ortodossi ucraini fedeli al patriarcato, curato da
Francesco Bigazzi e pubblicato da Mauro Pagliai Editore nel 2018. Alcune
pagine, sono dedicate all’Ucraina e alla missione cristiana per la pace: si
rimane colpiti dalle posizioni sulla guerra. Tuttavia di fronte agli eventi di questi
mesi, il metropolita Onufrij, che guida la Chiesa ucraina di obbedienza
moscovita, ha visto nella guerra "una ripetizione del peccato di Caino,
che uccise il suo stesso fratello per invidia. Una tale guerra non può essere
giustificata né da Dio né dal popolo". E per questo ha chiesto a Putin di
fermarsi.
Data recensione: 26/04/2022
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Michele Brancale