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EMPOLI. La nuova vita di Daniela Mancini, ex dirigente scolastica dell’istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli, è già iniziata.

Daniela Mancini, dirigente del Ferraris-Brunelleschi, ha pubblicato “L’ombra della sera”: il 20 la presentazione

EMPOLI. La nuova vita di Daniela Mancini, ex dirigente scolastica dell’istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli, è già iniziata. Una nuova vita da scrittrice a tempo pieno, o quasi. In questi giorni è uscito L’ombra della sera, primo atto di una trilogia che ha richiesto quattro anni di lavoro e che proietta l’autrice nel mondo del giallo. La prima presentazione si terrà il 20 novembre alla villa medicea di Cerreto.Quella che anima questa opera in tre atti è una storia ambientata nella provincia toscana, nell’immaginaria San Zanobi. Protagonisti sono una giovane vice commissaria nel suo anno di prova e un ispettore esperto, memoria storica del piccolo commissariato del paese. Un intreccio dalle molteplici chiavi di lettura, che strizza l’occhio ai classici senza diventarne epigono.Una trama avvincente, brillante e piena di umorismo. «Questo per me è un debutto nel genere giallo e noir – racconta Mancini, che ha già pubblicato alcuni racconti e i romanzi La tua storia nella mia e Per distrazione – e devo dire che è il compimento di un lavoro di raccolta, ma soprattutto di immaginazione. Un lavoro durato quasi quattro anni che pesca nella contemporaneità e che cerca di affrontare diversi temi. Ovviamente la struttura è quella di un poliziesco, ma senza quell’immersione osservativo-deduttiva alla Conan Doyle. Semmai mi sento più vicina all’opera di Simenon (il padre del commissario Maigret, ndr)».Padri illustri di un genere che negli ultimi anni ha assistito ad una vera e propria espansione, mutuata anche dal formato televisivo e spinta dalla verve narrativa di autori in grado di entrare nel cuore delle persone raccontando luoghi, tempi, problemi, contraddizioni attraverso i delitti. Camilleri, Manzini, Lucarelli, Carlotto, Robecchi, solo per citare alcune delle penne contemporanee più illustri. «La passione per il giallo c’è sempre stata – prosegue Mancini – e mi è risultato congeniale cimentarmi in questo genere. Da una parte c’è la mia formazione filosofica e logica ad aver aiutato, dall’altra sicuramente la lunga esperienza alla direzione di un istituto tecnico, che in qualche modo mi ha fornito un approccio. L’ascolto, in ogni caso, rimane l’arma fondamentale per chi vuole scrivere e trasmettere. E anche questo l’ho imparato dal contatto con i ragazzi e con i docenti».Nel primo atto della trilogia, che è già disponibile in tutte le librerie e ordinabile sulle principali piattaforme telematiche, l’azione parte da quello che sembra essere un comune caso di suicidio. I protagonisti – la vice commissaria Irene Bando e l’ispettore Carlo Lamanna – indagano sul caso e proprio quando il caso sembra chiudersi, un evento inaspettato riaprirà l’indagine. «I personaggi si muovono nella provincia toscana – va avanti – in un luogo immaginario nel quale chiunque può riconoscersi e sentirsi a casa. Tuttavia, ho voluto scongiurare il rischio di cadere nel localismo: tutti i componenti della squadra, ad eccezione di un solo ispettore, provengono da regioni italiane diverse. Ho cercato di affrontare la contemporaneità attraverso varie sfaccettature e varie problematiche. Ma sempre mantenendo un occhio disincantato e ironico sulla vita. A chi dedico questo libro? A nessuno, le dediche sono patetiche. Spero solo di essere riuscita a trasmettere qualcosa attraverso le righe». L’appuntamento è per sabato 20 novembre alle 16 alla villa medicea di Cerreto.

Fotografia: Daniela Mancini, preside in pensione del Ferraris-Brunelleschi, e la copertina di “L’ombra della sera”, suo romanzo giallo d’esordio
Data recensione: 10/11/2021
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Marco Pagli