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Tra le vittime del comunismo vanno sicuramente annoverati anche coloro che sacrificarono volontariamente la loro vita

Tra le vittime del comunismo vanno sicuramente annoverati anche coloro che sacrificarono volontariamente la loro vita per risvegliare le coscienze nella lotta per la libertà . A questi uomini e donne che sfidarono l’Urss è stato dedicato un libro, uscito di recente, del giornalista Dario Fertilio e di Olena Ponomareva (una studiosa ucraina) dal titolo Eroi in fiamme. Nel libro si raccontano le storie di tanti eroi solitari :da Jan Palach, a Vasyl ’ Makuch. Entrambi si uccisero, il primo a Praga, il secondo nel centro di Kiev nel 1968, sfidando l’impero sovietico. Le targhette di acciaio sulle pareti degli edifici servono a ricordare non solo le vittime del regime comunista, ma contribuiscono a rompere quel muro del silenzio e di indifferenza su una tragedia collettiva ignorata o comunque sottovalutata dalle istituzioni e dai media, anche occidentali. Forse è utile ricordare che già negli anni dello stalinismo le vittime dei gulag, a seconda delle diverse fonti, veniva stimata da tre a 60 milioni di persone, tra cui 1,7 milioni di morti nei gulag e di quasi 400.000 nei lavori forzati, con un totale di quasi tre milioni di vittime ufficialmente registrate.
Data recensione: 25/03/2021
Testata Giornalistica: La Verità
Autore: Aldo Forbice