Regista innovativo e profondo, personaggio poliedrico e colto, tra i primi in grado di intuire le possibilità didattiche
Regista innovativo e profondo, personaggio poliedrico e
colto, tra i primi in grado di intuire le possibilità didattiche della
televisione, Roberto Rossellini è uno dei maggiori protagonisti della scena
culturale novecentesca. Tuttavia, al di là dei valori etici e dell’ingegno
creativo riscontrabili nella sua opera, sono finora rimasti in ombra molti
aspetti della sua carismatica personalità familiari solo a quanti hanno avuto
il privilegio di vivere o lavorare al suo fianco quotidianamente. In questo senso
appare prezioso il contributo del volume di Gabriella Izzi Benedetti, Oltre il Neorealismo. Arte e vita di Roberto
Rossellini in un dialogo con il figlio Renzo (Mauro Pagliai, 2020), che
permette di ricomporre un’immagine completa e oltremodo fedele del regista.
Attraverso la registrazione di vicende e ricordi personali spesso posti in
relazione a fatti storici e sociali, il dialogo di Gabriella Izzi Benedetti e
Renzo Rossellini tratteggia un profilo umano complesso e affascinante, grazie
anche alle numerose citazioni di frasi e valutazioni sul presente, nonché alle
originali manifestazioni dello spirito critico e della raffinata ironia con cui
Rossellini affrontava la vita di ogni giorno. Così lo ricorda Renzo:
«Effettivamente mio padre sapeva essere divertente, aveva senso dell’umorismo,
che lo aiutava a sopravvivere nel mondo complesso e difficile della
cinematografia. Era curioso di tutto, vedeva il cinema come un microscopio che,
assieme al romanzo e alla poesia, riesce a penetrare e offrire all’attenzione
dello spettatore le pieghe più segrete dell’essere umano e dell’ambiente che lo
circonda.» (p. 37). Tuttavia non solo il senso dell’umorismo, ma anche la sete
di conoscenza, il pensiero, la generosità, la forza morale sono le
caratteristiche che emergono da questa conversazione, a tratti assimilabile
alla narrazione, suddivisa in capitoli con note critiche introduttive, in cui
vengono ripercorse le fasi di un’epoca di contrasti e sovvertimenti come quella
novecentesca. A ogni buon conto, sarebbe ingiusto derubricare il percorso
tracciato da Gabriella Izzi Benedetti a un ininterrotto succedersi di ricordi,
dal momento che in esso è reperibile un’analisi attenta e approfondita
dell’indole di Rossellini che mostra la sua capacità di osservare la vita con serena
obbiettività. E in questo racconto autobiografico e insieme biografico, che si
staglia sullo sfondo della società novecentesca dilaniata da profondi ed
estranianti cambiamenti, emergono le figure femminili di Marcella, Ingrid,
Isabella interpreti di ruoli determinanti in una delle più sorprendenti vicende
umane mai messe in scena dalla realtà.
Data recensione: 01/10/2020
Testata Giornalistica: Il Portolano
Autore: Serena Bedini