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Velluti preziosi, raffinati e sontuosi come il mantello di Napoleone indossato per l’incoronazione a Re d’Italia nel 1805 a Milano, e conservato al Museo Stibbert di via di Montughi 4

Velluti preziosi, raffinati e sontuosi come il mantello di Napoleone indossato per l’incoronazione a Re d’Italia nel 1805 a Milano, e conservato al Museo Stibbert di via di Montughi 4. Oppure come la cappa tessuta per Cosimo I de’ Medici, così magnificente da non essere indossata – per rispetto – al cospetto del pontefice Pio V, ma conservata per sepoltura dello stesso Granduca. Sono alcuni flash di un affascinante viaggio nell’universo dei velluti, raccontato nel volume di Roberta Orsi Landini intitolato «I Velluti / The Velvets», edito da Polistampa, in collaborazione con la fondazione svizzera Abegg, specializzata nello studio dei tessuti storici. Il libro, un’edizione pregiata illustrata a colori con testi in italiano e inglese, non a caso è stato presentato ieri mattina al Rondò di Bacco di Palazzo Pitti: la pubblicazione raccoglie infatti i risultati di uno studio pluriennale su 400 velluti custoditi nella Galleria del Costume dello stesso Palazzo Pitti. Attraverso i costumi della collezione, l’autrice ha ricostruito la storia del velluto da seta, una lavorazione raffinata che ha cambiato aspetto durante i secoli, prediligendo talvolta gli effetti luminosi, talvolta quelli plastici. L’indagine sulle manifatture italiane dell’epoca, che erano leader mondiali in questo campo, è basata sul confronto sui singoli pezzi e sulle legislazioni dei principali centri produttivi come Firenze, Genova, Lucca, Milano e Venezia. All’incontro sono intervenuti Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, oltre a Caterina Chiarelli (Museo della Moda e del Costume di Firenze), Anna Jolly (Fondazione Abegg) e Daniela Degl’Innocenti (Museo del Tessuto di Prato).
Data recensione: 26/02/2017
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Olga Mugnaini