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Ha un pregio “La generatrice di miracoli” di Caterina Ceccuti: inchiodare il lettore fino all’ultima pagina, là dove la protagonista

Ha un pregio “La generatrice di miracoli” di Caterina Ceccuti: inchiodare il lettore fino all’ultima pagina, là dove la protagonista, Teresa, arriverà a compiere un gesto estremo. «Togliersi la vita, un gesto rivoluzionario – spiega l’autrice, giornalista e collaboratrice de “La Nazione” – . La vittoria della sacralità sulla corporeità attraverso la corporeità stessa. Teresa, finalmente libera dai vincoli che l’avevano costretta, sovverte l’andamento del destino, trasformandosi nella generatrice di miracoli». Un romanzo breve incentrato su una storia di tentazione e di fede, di miracoli e sofferenze, in una Toscana del primo ’900, teatro di situazioni a dir poco demoniache. Al giornalista Riccardo Sirigatti viene affidata una rubrica dedicata al soprannaturale e deve intervistare Teresa, anziana signora che abita un casale fatiscente sulle colline. Quella che a primo acchito gli sembra una banale biografia “a lento scorrere”, si trasforma nella ricostruzione di un’avventura incredibile, ai confini della realtà. Con una morale: solo il bene assoluto possiede le armi necessarie a combattere anche il più piccolo germe del male.
Data recensione: 15/02/2015
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Letizia Cini