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Ultimi dieci giorni, poi domenica 21 maggio chiuderà i battenti al Museo dell’Opera del Duomo la spettacolare mostra dedicata ad Arnolfo di Cambio, il geniale artista-architetto

Promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dall’Opera di Santa Maria del Fiore (con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comitato Nazionale per le celebrazioni arnolfiane, del Comune e dell’Università di Firenze, e con l’organizzazione generale di Polistampa), la mostra chiuderà peraltro con un bilancio superiore a ogni previsione, un record di visitatori, almeno per quanto concerne le esposizioni di scultura: ben 130 mila persone, con una media elevatissima di 850 per ogni giorno dei cinque mesi di apertura. Arnolfo. Alle origini del Rinascimento fiorentino è stata inaugurata il 21 dicembre scorso e, in virtù del grande successo (è stata a lungo la più visitata in Italia), è stata prorogata di un mese, anche grazie alla collaborazione di musei e istituzioni italiane e internazionali che hanno prestato le 90 opere esposte, in pratica tutto ciò che di Arnolfo si conosce ed è trasportabile. Unanimi i riconoscimenti sia per qualità complessiva dell’esposizione, sia per il felice tentativo (il primo mai attuato) di ricomporre l’antica facciata arnolfiana di Santa Maria del Fiore, il leggendario capolavoro incompiuto (Arnolfo morì tra il 1302 e il 1310 senza eredi artistici) smantellato alla fine del Cinquecento. Un’operazione di straordinario spessore culturale ed emotivo che ha restituito a Firenze un’opera d’arte oggetto di culto per molti secoli.Importanti anche le ricadute economiche sulla città. Secondo un’indagine del quotidiano Il Sole 24 Ore, l’investimento di circa 2 milioni di euro sulla mostra ha portato a Firenze benefici per 20 milioni. Dieci volte tanto. "Siamo orgogliosi di questi risultati", dice Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, "Grazie a questa iniziativa, abbiamo alimentato la passione per la grande scultura e abbiamo contribuito non solo a far conoscere un artista straordinario, ma anche a promuovere e valorizzare un museo eccezionale come quello dell’Opera del Duomo. Il successo di Arnolfo prova peraltro che quando si realizzano eventi di alta qualità il pubblico recepisce". "Con questa mostra", aggiunge Anna Mitrano, presidente dell’Opera del Duomo, "abbiamo vissuto un’esperienza eccezionale. La coproduzione è stata molto fruttuosa e ci ha consentito anche di collaudare il nostro museo in vista del programmato ampliamento e di future esposizioni temporanee, naturalmente riferite al complesso monumentale della Cattedrale e del Battistero. Vorrei infine ringraziare quanti hanno collaborato al progetto e la stampa che ha diffuso capillarmente l’evento: un magnifico lavoro".
Data recensione: 16/05/2006
Testata Giornalistica: Bollettino Università e Ricerca.it
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