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Come assessore regionale è stato fra i protagonisti della stagione delle nuove speranze termali legate all’incarico a Massimiliano Fuksas

Romanzo fra fantasia e verità dell’ex assessore toscano che volle Fuksas alle leopoldine Come assessore regionale è stato fra i protagonisti della stagione delle nuove speranze termali legate all’incarico a Massimiliano Fuksas per le Leopoldine e all’avvio del cantiere nel 2009, poi bloccato per mancanza di fondi nel marzo 2011. Il rapporto di Paolo Cocchi con Montecatini è stato assiduo e fruttuoso, anche se di breve durata. Nel febbraio 2010 la sua carriera politico-amministrativa subì un grave colpo con la notifica di un avviso di garanzia. Nel gennaio 2013 l’assoluzione con formula piena. I tre lunghi anni di inchiesta giudiziaria diventano un libro, La bilancia smarrita. Cronaca di un’inchiesta (Mauro Pagliai Editore), a metà tra opera di fantasia e romanzo-verità. Cocchi, in passato anche sindaco di Barberino, nel 2010 fu coinvolto, con altri politici, in una bufera giudiziaria: accusato di corruzione, affronterà il processo sopportando il peso del sospetto fino a quando non sarà scagionato da ogni imputazione. In questo romanzo («opera di fantasia, ma non troppo», ammette) il politico Celestino Buoncompagni si trova inaspettatamente al centro di una complicata inchiesta. Colpito da accuse infamanti, si troverà isolato e abbandonato da colleghi e amici. Storia emblematica e ricca di significati da leggere anche fra le righe. Cocchi-Buoncompagni mostra così l’amara riflessione sulla crisi di fiducia che ha colpito la politica in Italia e denuncia come il cieco giustizialismo possa arbitrariamente stroncare vite e carriere. Oggi Cocchi, estimatore del vino d’alta qualità, oggi può giustamente brindare al lieto fine. 
Data recensione: 06/07/2013
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Marco A. Innocenti