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Toh, chi si rivede! Ma è Gianfranco Fini.

Toh, chi si rivede! Ma è Gianfranco Fini. Abbronzato al solito, beato lui, con una bellissima cravatta di un verde lucido, nessuna ruga in più, asciutto, serio. Come nuovo. La trasformazione dell’inquilino di maggior peso alla Camera in un ospite di passaggio ha radunato un bel po’ di attivisti della memoria nella magnifica Sala della Regina, il luogo di più assolato prestigio che Montecitorio potesse riservargli. Lui, l’ospite, era l’oggetto narrante del libro in cui Paolo Armaroli, l’amico costituzionalista (anch’egli ex) ha ricostruito il doppio Gianfranco. Ciascuno di noi ha uno specchio, e ogni specchio rimanda una versione, un volto, un profilo. Ieri è stata fatta l’anamnesi di Fini, con accurati e caritatevoli speech. Molto materno quello di Anna Finocchiaro. Solidale anche Luciano Violante. L’uditorio di età avanzata ha ripercorso in un attimo la lunga traiettoria che portò Gianfranco, pupillo di Almirante (naturalmente la signora Assunta in prima fila) al potere dell’Italia pstfascista.
Data recensione: 05/06/2013
Testata Giornalistica: Il Fatto Quotidiano
Autore: ––