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La mostra Arnolfo di cambio e gli inizi del Rinascimento in corso a Firenze ripropone, tra molti tesori, una delle opere più inconsuete dell’Intero Medioevo, la monumentale

La mostra Arnolfo di Cambio e gli inizi del Rinascimento in corso a Firenze ripropone, tra molti tesori, una delle opere più inconsuete dell’Intero Medioevo, la monumentale Madonna col Bambino dalle forme classicheggianti in cui, assieme alla palese intenzione di evocare l’arte romana (anticipando di un secolo il Rinascimento quattrocentesco), spicca un elemento realistico inaspettato: due occhi di pasta vitrea che paiono veri. Nell’originaria collocazione all’aperto, sopra la porta mediana del Duomo, questa grande statua del 1300 doveva comunicare - oltre all’antichità della città e della chiesa - la vitalità e la "presenza" della donna che Firenze s’era scelta come patrona celeste, Santa Maria del Fiore.
Data recensione: 01/02/2006
Testata Giornalistica: Luoghi dell’Infinito
Autore: Timothy Christopher Verdon