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Una casa «costruita dagli ebrei nel Cinquecento» che si allarga e si stringe con il ritmo di un respiro, un libraio sfregiato da una pallottola arrivata da chissà dove, una luminosa signora che fluttua ed è carne e sogno

Una casa «costruita dagli ebrei nel Cinquecento» che si allarga e si stringe con il ritmo di un respiro, un libraio sfregiato da una pallottola arrivata da chissà dove, una luminosa signora che fluttua ed è carne e sogno al contempo; nel nuovo romanzo dell’artista-scrittore siculo-bellunese Alfonso Lentini, «Luminosa signora, lettera veneziana d’amore e d’eresia» (Mauro Pagliai Editore), desiderio e dolore, vita e ideali rivoluzionari galleggiano e si confondono sullo sfondo di una Venezia ambigua e fascinosa, liquida e sfuggente come il mondo che vi è tratteggiato.
Il racconto scorre a cascata, si aggroviglia e si dipana seguendo il filo rosso di uno sfogo emotivo: non c’è una vera trama, la scrittura si sfilaccia, si fa allusiva e simbolica ammaliando e facendo scivolare lettore e personaggi in una sorta di rêverie. Sfumano i confini tra i mondi, nonsense e racconto storico si intersecano e si pareggiano, l’ologramma della bella signora venuta dalla luna ha la stessa urgenza narrativa del padre sessantottino, chiuso nel suo stanzino a stampare volantini rivoluzionari. Il romanzo è un continuo oscillare tra realtà possibile e fantasia; ma quanto c’è di inventato e quanto deriva da esperienza vissuta e rivisitata? «Il libro è del tutto visionario, - spiega l’autore - la figura femminile, anche se tratteggiata con un certo realismo, è un’allegoria, quasi un pretesto per sviluppare riflessioni sul mistero. Elementi di maggior realismo si possono trovare invece nella figura del padre, attraverso il quale ho rievocato certe atmosfere degli anni ‘60-’70 e ho riflettuto sul tema della memoria e della follia».
Il romanzo verrà presentato venerdì 16 marzo alle 20.30 nella biblioteca civica di Ponte nelle Alpi. A questa prima serata interverrà Rita Scafi che converserà con l’autore e leggerà alcuni brani.
Data recensione: 10/03/2012
Testata Giornalistica: Il Gazzettino
Autore: Alessia Trentin