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Da operaio chimico a clochard. È la storia di Gianni narrata da Fabio Amadi nel romanzo La parte migliore di me (Mauro Pagliai Editore).

Da operaio chimico a clochard. È la storia di Gianni narrata da Fabio Amadi nel romanzo La parte migliore di me (Mauro Pagliai Editore). Il libro dello scrittore di Marghera viene presentato, a cura della Fondazione Pellicani, mercoledì 8 giugno alle 17.30 in Villa Settembrini a Mestre (via Carducci, 32) dal vicesindaco Sandro Simionato, don Dino Pistolato, presidente della Caritas di Venezia, modera il giornalista della «Nuova» Roberto Lamantea, intervengono i sindacalisti Maurizio Don (Uilcem), Riccardo Coletti (Cgil-Filcem), Massimo meneghetti (Cisl-Femca). La parte migliore di me racconta di un operaio di una fabbrica chimica (Marghera, Mestre e Venezia non sono mai nominate ma il riferimento alla città è naturale, anche se il romanzo può essere ambientato in ogni altra città legata alle fabbriche in crisi) che perde il lavoro, tenta di rifarsi una vita aprendo un bar, non va bene, inizia una deriva che lo porta all’alcol, alla strada, all’estraniazione dalla vita. Il libro di Amadi pubblica la prefazione di Walter Veltroni e una nota di don Dino Pistolato. «Con il suo racconto crudo – scrive don Dino – Fabio Amadi ci fa vedere e sentire questi colori e odori: quelli che sento e vedo all’interno delle nostre mense, per la strada o dentro i dormitori che tante volte, per contrapposizione, sono riempiti di disinfettanti nel tentativo di cancellare insieme agli odori forse anche le storie personali di chi ci è passato».
Data recensione: 05/06/2011
Testata Giornalistica: La Nuova Venezia
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