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Poco più di un mese fa dalle colonne del nostro quotidiano Enrico Cirani, appassionato di storia locale, aveva dato notizia dell’imminente uscita del libro “La Garibaldina Repubblica, figlia di due padri” di Genziana Ghelli, genealogista e psicoterapeuta

Pubblicato il libro sulla presunta figlia locale dell’eroe dei due mondi. Nel romanzo di Genziana Ghelli la storia della famiglia Fadigati
Poco più di un mese fa dalle colonne del nostro quotidiano Enrico Cirani, appassionato di storia locale, aveva dato notizia dell’imminente uscita del libro “La Garibaldina Repubblica, figlia di due padri” di Genziana Ghelli, genealogista e psicoterapeuta, nel quale l’autrice ripercorre e ricostruisce le vicende legate alla nascita a Casalmaggiore della garibaldina Giannina Repubblica da sempre indicata come figlia naturale di Giuseppe Garibaldi poi adottata dal nobile locale Paolo Fadigati. Questo pomeriggio il pregevole volumetto - 139 pagine dal racconto intenso e accattivante corredate da una ricca documentazione - verrà ufficialmente presentato per la prima volta dall’autrice nel contesto della sala consiglio di Arezzo in presenza di molte autorità davanti alle quali i nomi di Casalmaggiore e di Rivarolo del Re la faranno, inevitabilmente, da padrone. E’ in buona parte qui, nelle nostre terre della Bassa, che Ghelli ha condotto con pazienza meticolosa tra archivi parrocchiali e uffici di stato civile le ricerche che stravolgono la consolidata credenza che vuole la presunta figlia naturale di Garibaldi nata da una relazione con Palmira Visioli, inserviente del nobile Fadigati successivamente diventata sua sposa. Le cose non andarono esattamente così poiché dai documenti consultati in loco dall’autrice, che di Giannina Repubblica ne ha ricostruito anche l’albero genealogico, si dimostra che la stessa è nata a Rivarolo del Re (all’epoca faceva parte del Comune di Casalmaggiore) dove è stato rinvenuto l’atto di battesimo e che è la tredicesima figlia dei nobili Paolo Fadigati, maggiore garibaldino, e di Palmira Visioli. In questo contesto la figura e la presenza fisica a Casalmaggiore di Giuseppe Garibaldi s’inserisce nella profonda amicizia che ha legato “l’eroe dei due mondi” a Paolo Fadigati. Una presenza, quella di Garibaldi, così impregnante da intrecciarsi con le vicende più intime e riservate della nobile famiglia locale. Al punto che il dubbio circa la paternità di Giannina Repubblica tutt’ora resiste. Ed è attorno a questo dubbio, che è anche la fonte del temperamento forte e battagliero della garibaldina, che Ghelli snoda il proprio romanzo. Esatto, un romanzo. Non si pensi, infatti, che il libro si traduca in una mera e settica ricostruzione storica. Tutt’altro. Incaricata da un discendente di Giannina Repubblica a rispondere alla domande delle domande “io, chi sono?” Genziana Ghelli imbastisce - per usare le parole dell’autrice - “un’intrigante avventura: per Gianni (il discendete) che ritroverà il bandolo del proprio passato affidandosi a Nora, la genealogista appassionata; per Nora che si immergerà nei meandri, assolutamente veridici e documentati, di una lontana saga Risorgimentale che arriva fino ad oggi (...)”. Ad accompagnare Nora a spulciare tra i documenti della parrocchiale di Santo Stefano c’è Alvise, archivista del duomo, “veterano di carte e prodigo di consigli”. Dalle pagine del romanzo scaturisce uno spaccato per certi versi intimistico e quotidiano del Risorgimento italiano in cui la figura di Giannina Repubblica s’impone, soprattutto nella fase milanese della sua esistenza, per grande carisma. Sullo sfondo l’ambiguità della sua paternità. Di chi è figlia Giannina Repubblica, di Giuseppe Garibaldi oppure di Paolo Fadigati? “Dopo averla incontrata nel suo mondo - così si legge nella postfazione - il fascino che è seguito prescinde dalla sua discussa origine”
Data recensione: 21/06/2010
Testata Giornalistica: La Cronaca di Casalmaggiore
Autore: Stefania Panizzi