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Un modo per dire grazie, non solo un libro per ricordare: è nato con questa premessa il volume «Azzurra è la notte. Franco Ballerini, l’uomo» a cura di Gaia Simonetti ed edito da Polistampa, prefazione del sindaco di Firenze Matteo Renzi

L’iniziativa. Dal 7 maggio con La Nazione un libro dedicato a Franco Ballerini
Un modo per dire grazie, non solo un libro per ricordare: è nato con questa premessa il volume «Azzurra è la notte. Franco Ballerini, l’uomo» a cura di Gaia Simonetti ed edito da Polistampa, prefazione del sindaco di Firenze Matteo Renzi, che esce in edicola in allegato con La Nazione dal 7 maggio. Un modo per non dimenticare l’ex ct del ciclismo, facendolo ad una condizione: con il sorriso. Sono pagine che fanno rivivere episodi che, come frammenti di una vita, hanno avvicinato uomini e donne di ogni età, ma anche i bambini, al “Ballero”.
Sono i familiari, gli amici, i compagni di squadra, gli sportivi che hanno voluto raccontarlo: i contrasti nati e poi sanati, gli scherzi in ritiro, la prima corsa con lui. Emerge l’uomo con i suoi valori, la sua forza, le paure, ma anche l’ottimismo. Ed in questo Franco Ballerini era contagioso.
La mamma Graziella ripercorre i primi passi di Franco in bicicletta al velodromo delle Cascine di Firenze, la moglie Sabrina ricorda il primo giorno che l’ha visto, il primo bacio nella piazzetta di Casalguidi e la “fuitina” a Montecatini Alto, Riccardo Nencini, presidente del comitato regionale Federciclismo Toscana, ne parla da vecchio e sincero amico, mentre Alfredo Martini lo racconta «come un figlio». Il commissario tecnico della nazionale di calcio, Marcello Lippi, racconta poi le chiacchierate a cena a Viareggio, mentre il campione di ciclismo Paolo Bettini rivive le tensioni, la fatica e la preparazione che lo hanno portato alla medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Atene 2004. I bambini del Centro avviamento allo Sport del quartiere di San Paolo a Bari lo ricordano poi con le loro lettere e i loro disegni.
Il volume si chiude con la lettera del figlio Gianmarco, scritta al padre Franco. E’ il suo modo di dirgli grazie. Ora il compito più duro spetta alla memoria collettiva che dovrà essere attenta custode del ricordo di Franco Ballerini.
Data recensione: 01/05/2010
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––