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Altro stato d’animo e altra tematica in Mani di vaniglia della fiorentina Monia Scarpelli (Mauro Pagliai Editore), dall’eloquente sottotitolo: Nascita di una mamma in 40 settimane.

Altro stato d’animo e altra tematica in Mani di vaniglia della fiorentina Monia Scarpelli (Mauro Pagliai Editore), dall’eloquente sottotitolo: Nascita di una mamma in 40 settimane.
Un diario? Una guida? Come definire il suo libro?
«È un pezzettino della mia vita, ma è un frammento che potrebbe benissimo far parte di un altro mosaico, della vita, magari totalmente diversa dalla mia, di un’altra mamma. Senz’alcuna pretesa di insegnare qualcosa, è un romanzo che raccoglie pensieri, emozioni, ricordi, e aneddoti ironici, esperienze quotidiane del percorso attraverso il quale si diventa mamme; al massimo, qualche consiglio pratico che potrebbe risultare utile, ma niente di più. Quella che ho voluto raccontare è una storia semplice che vede una donna rinascere a nuova vita come mamma, in un nuovo stato più complicato e intenso, difficilmente descrivibile e assolutamente unico. E poi dentro al libro ci sono tante altre donne e i loro uomini, che vivono questa esperienza».
Quando ha deciso di scrivere un libro sul suo“diventare mamma”?
«Avevo pensato di scrivere un diario per ricordarmi tutto quello che potevo di quest’esperienza, ma non sono brava né costante in questo tipo di raccolte d’informazioni; scrivere una storia invece è diverso, è uno dei grandi amori della mia vita. Una storia ha un inizio e una fine, ma soprattutto una vita tutta sua, proprio come un figlio. Ho preso qualche appunto via via e quando mio figlio ha visto la luce mi sono detta che non potevo permettere che quei ricordi scolorissero senza che potessi trattenerli e condividerli in qualche modo. Così ho iniziato...»
Il bimbo che compare in copertina è il suo vero bambino. Cosa vorrebbe le dicesse quando, da grande, sarà in grado di leggerlo?
«Intanto vorrei che lo leggesse perché lo vuole davvero e non perché “lo ha scritto la mamma”. Mi piacerebbe che lo aiutasse a guardare oltre quella che lui osserva ogni giorno solo come “una mamma”, pensando che, prima di tutto, è una donna che lo ha messo al mondo; una donna normale – anzi, un po’ più bassa della media – con tante paure e dubbi, con mille imperfezioni, ma con grande fantasia, voglia di sognare e di ridere, una donna innamorata del proprio uomo (che poi è suo padre), che ha iniziato a sentire un nuovo emisfero del cuore battere soltanto da quando è nato lui».
Data recensione: 01/03/2010
Testata Giornalistica: Informatore
Autore: Bruno Santini