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Tutto ebbe origine in quelle parole riportate dalle sacre scritture e nelle teoria geocentrica secondo la quale la terra è al centro dell’universo e tutti i pianeti sole e stelle ruotano intorno al lei secondo orbite circolari.

Tutto ebbe origine in quelle parole riportate dalle sacre scritture e nelle teoria geocentrica secondo la quale la terra è al centro dell’universo e tutti i pianeti sole e stelle ruotano intorno al lei secondo orbite circolari.
Nessun dubbio, o quasi, anzi una certezza sorretta dalle sacre parole di Giosuè nel famoso passo della Bibbia “Fermati o sole!”. La teoria geocentrica di Tolomeo attraversa senza dubbi i secoli e incomincia solo lievemente ad appannarsi davanti alla pubblicazione nel 1543 dei calcoli e studi matematici dell’astronomo polacco Copernico. Una teoria quella copernicana destinata a ribaltare le prospettive fra uomo e universo fino a toccare il delicato rapporto con il divino. Una teoria che affascina e assorbe l’attenzione e gli studi di un altro grande uomo Galileo Galilei al punto tale di modificare, come tutti sanno, la sua stessa vita.
In un momento storico scottante in pieno clima di lotta alla Riforma protestante, la Chiesa cattolica e il Santo Uffizio sono particolarmente attenti ad ogni idea che possa distogliere il pensiero da una visione e da un ordine prestabilito e accettato, da una teoria ritenuta eretica in quanto apertamente avversa alle sacre scritture.
Così il 30 aprile del 1633 davanti al tribunale del Santo Uffizio, lo scienziato è costretto a prendere le distanze dalla teorie copernicane per evitare pene gravissime. Accusato dal papa Urbano VIII di abbracciare le idee copernicane, Galileo, che già era stato interrogato dal Sant’Uffizio, è costretto a tornare a Roma ed affrontare il processo per eresia. Anziano e infermo, viene imprigionato, minacciato di tortura e infine costretto ad abiurare pubblicamente per evitare la condanna a morte. La pena sarà la prigione a vita, che sconterà nella sua villa di Arcetri, sulle dolci colline di Firenze, dove trascorrerà i suoi ultimi anni nella malattia e nell’isolamento e dove morirà nel 1642.
Gli atti di quel processo, che si concluse il 22 giugno del 1633 con la condanna per eresia e l’obbligo dell’abiura, sono stati gelosamente conservati per secoli in quella fantastica miniera di storia e documenti che sono gli Archivi Vaticani. Per celebrare degnamente l’anno dell’astronomia, vengono oggi pubblicati per la prima volta dall’editore Mauro Pagliai i verbali originali degli interrogatori di Galileo e alcuni suoi autografi nel volume frutto di un accurato lavoro di ricerca da parte di monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, esperto di storia religiosa e profondo conoscitore della vita di Galileo.
Galileo Galilei. Lo splendore e le pene di un “divin uomo” è un libro che ripercorre le tappe più drammatiche della vita del grande scienziato, accompagnate da numerose illustrazioni, fotografie a colori e documenti esclusivi, come le lettere scritte alle autorità ecclesiastiche e i verbali del processo, in un volume che è stato definito rigoroso come un trattato e avvincente come un romanzo.
Data recensione: 18/02/2010
Testata Giornalistica: Arte e Arti
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