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Avveniristico e sconvolgente nella sua dilatazione estrema del fenomeno mediatico, “Cinquanta”della collana “Minimaliaweb, Racconti fugaci ai tempi della rete”, ci porta in una società dove guardare la TV è diventato un obbligo sancito da legge di Stato,

Avveniristico e sconvolgente nella sua dilatazione estrema del fenomeno mediatico, “Cinquanta” della collana “Minimaliaweb, Racconti fugaci ai tempi della rete”, ci porta in una società dove guardare la TV è diventato un obbligo sancito da legge di Stato, tanto che chi osa spegnere il televisore viene punito con la morte. Bellissimi uomini robot escono da un armadio e sparano in caso di trasgressione. Tutto avviene nel privato della famiglia. Vittima è un ragazzo a cui il padre ha inculcato il principio di libertà di scelta,  ma vittima è il padre stesso di fronte alle conseguenze dei sui principi educativi, una contraddizione drammatica che non mostra vie di uscita. In parallelo a questo nutrimento mediatico che addomestica, plagia ed omologa le menti, creando greggi di consenzienti, si recuperano i riti lontani dell’arrivo dei primi apparecchi televisivi nelle case, tra la curiosità degli adulti e l’immaginifico magico dei bambini, quando intere famiglie andavano a vedere la TV dai vicini, ciascuno portando la propria  sedia. Situazioni agli estremi si rinforzano a vicenda, facendo diventare l’uno elemento protostorico, l’altra una follia. Denuncia di un potere che ha modellato le ultime generazioni e cresce di intensità in modo pericoloso.
Data recensione: 19/01/2010
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Marisa Cecchetti