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Il 3 novembre è stata inaugurata, presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, la mostra "Parole, musica, immagini dalla vita e dall’opera di Luigi

FIRENZE\ aise\ - Il 3 novembre è stata inaugurata, presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, la mostra "Parole, musica, immagini dalla vita e dall’opera di Luigi Dallapiccola", a cura di Mila de Santis.
Nell’anno in cui ricorre il 30° anniversario della sua scomparsa, la mostra si sviluppa in senso cronologico, seguendo lo svolgersi dell’intera vicenda biografica ed artistica di Dallapiccola, attraverso una vasta campionatura di documenti tipologicamente assai differenziati: autografi, autografi musicali, partiture a stampa, diplomi e riconoscimenti, lettere, fotografie, libri, locandine, manifesti e programmi di sala, articoli da giornale, bozzetti di scena e figurini relative alle prime rappresentazioni o alle riprese più significative dei suoi lavori teatrali, nonchè quadri e disegni appartenenti alla sua collezione privata e altro materiale fotograficamente composto a commento del percorso ideale tracciato dalla mostra stessa.
Il compositore, istriano di nascita e quasi biograficamente incline alle più alte suggestioni della cultura europea, scelse com’è noto Firenze quale luogo ideale per la costruzione attraverso la musica e le parole, di un universo di pensiero che tanto ha significato per i compositori delle generazioni successive e il cui fascino continua ad esercitare presso gli ascoltatori di tutto il mondo. Il pubblico avrà ora modo di ammirare la preziosissima documentazione in possesso del Gabinetto Vieusseux e della Galleria d’Arte Moderna.
La mostra, che sarà aperta al pubblico sino al 21 dicembre, è stata fortemente voluta, oltre che dalla curatrice, da Carlo Sisi, Fiamma Nicolidi, Gloria Manghetti e da Polistampa, che ha curato un preziosissimo catalogo (2005, pag.128, ill. col., cart., 18 euro).
Ricco di immagini, partiture, lettere e fotografie, il catalogo illustra in tutta la sua varietà il Fondo Dallapiccola del Gabinetto Vieusseux e quello, altrettanto ricco, della Biblioteca Nazionale di Firenze.
Introdotto dai testi di Edoardo Speranza, Carlo Sisi e Fiamma Nicolodi, il libro contiene le riproduzioni dei numerosi documenti (lettere, foto, partiture, dipinti, sculture) che compongono la mostra. Viene ripercorsa tutta la vita di Luigi Dallapiccola dall’infanzia a Pisino, in Istria, alle frequentazioni e agli studi fiorentini, dagli esordi alla ribalta internazionale come musicista. Dalle leggi razziali e dalla guerra subite dal grande compositore, all’indignazione e al dolore che gli provocarono e che si ripercossero sempre nella sua musica.
L’esposizione e il catalogo, entrambi curati da Mila De Santis, sottolineano la centralità del musicista all’interno della cultura internazionale e nello stesso tempo, come scrive Carlo Sisi, ricordano alla città "la sua lunga militanza vissuta, per così dire, nel poetico enclave di Annalena e proprio in vista di Pitti e di Boboli".
(aise)
Data recensione: 15/11/2005
Testata Giornalistica: AISE
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