Lorenzo Viani poeta dei poveri

Arriva in edicola domani con Il Tirreno - al prezzo di 9 euro in più - la seconda monografia, dopo quella dedicata a Giovanni Lomi, del nuovo ciclo dedicato ai pittori Maestri della Luce in Toscana. Protagonista del volume curato da Enrico Dei sarà il viareggino Lorenzo Viani. “Tra la Senna e le Apuane: l’apocalisse del segno” il titolo del libro che mette in rilievo ed esalta nella sua singolarità una delle personalità più suggestive del Novecento toscano.  «Uno dei più significativi intellettuali provenienti da quel ricco giacimento della provincia toscana novecentesca» lo definisce Enrico Dei che ripercorre la biografia dell’artista fin dalla nascita nei pressi delle darsene nel 1882.  Ed è la nascita che sembra già segnare il cammino di Viani che poi fu pittore della povera gente, degli umili. La monografia lo segue negli anni di studio all’Accademia di Firenze, alla scuola di Fattori del quale assorbì non soltando gli insegnamenti estetici ma soprattutto la lezione etica.  Viani impetuoso e intollerante, il suo spirito anarchico, ma anche l’impegno sociale, la politica: tutto si ritrova nel volume curato da Dei che è arricchito dalla riproduzione a colori delle opere. Dalle tele più espressioniste ai colori contrastanti della “Composizione futurista” e del “Ritratto della signora Perla”.  Un artista poliedrico - come lo definisce Dei - che fece parte di quello scenario politico e culturale che comprendeva nomi come quelli di D’Annunzio e Puccini, Grazia Deledda e Tommaso Marinetti, Primo Conti e Giuseppe Ungaretti. E in cui spicca una Viareggio piena di fermenti.