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Le voci di ragazzi down le ha registrate. Microfono e cassetta. Per non perdersi una sola parola, e il sentimento che c’era dietro. Lo ha fatto anche con quelle dei genitori, dei fratelli che raccontano cosa significa avere un familiare colpito dalla Trisomia 21, come la medicina e la società oggi affrontano questa condizione genetica. Poi, ha riversato tutto sulla pagina, con un preciso obiettivo: «rovesciare il luogo comune secondo il quale chi ha la sindrome di Down conduce una vita infelice». Per lo scrittore fiorentino Emiliano Gucci, mettere insieme le storie di questi ragazzi in Chi lo legge questo libro? Persone e sindrome di Down, realizzato dall’Associazione Trisomia 21 ed edito da Mauro Pagliai, è stato una specie di esame: «Chi scrive non fa che dare parole a storie che esistono già. Ma mai come questa volta mi sono sentito davvero un mezzo, un tramite, uno strumento tra i down e i lettori che non sarebbero mai venuti a conoscenza di chi sono e come vivono Valentina, Andrea, Francesco». O Othmane, il figlio di immigrati marocchini che non parlano la nostra lingua, che non hanno ancora la cittadinanza italiana e il fratello maggiore, Abib, 17 anni, si sobbarca i problemi di un’intera famiglia: «La difficoltà nello scrivere questo libro è stato asciugare, togliere quegli elementi magari importanti per chi mi aveva raccontato la propria storia. Operazione necessaria perché queste storie diventassero il simbolo di una condizione. Se c’è stato un lettore davvero severo di questo libro, quello sono stato proprio io». Il volume sarà presentato oggi alle 17 alla sede dell’associazione Trisomia 21, in Viale Volta 16/18 (info 055 5532872), nel corso della celebrazione della Giornata nazionale della persona con sindrome di Down che prenderà il via alle 15 con animazioni varie, alle 16 jazz per tutto il viale con Funk Off e alle 18:30 merenda preparata dai ragazzi dell’associazione, che celebra i suoi vent’anni.
Data recensione: 11/10/2009
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Fulvio Paloscia