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Si riconoscono. Hanno nello sguardo una luce diversa. Solo apparentemente appaiono più vecchie delle altre, qualche ruga in più, un velo di stanchezza sul volto. Ma è quella luce negli occhi che le rende diverse, direi

Si riconoscono. Hanno nello sguardo una luce diversa. Solo apparentemente appaiono più vecchie delle altre, qualche ruga in più, un velo di stanchezza sul volto. Ma è quella luce negli occhi che le rende diverse, direi speciali. Sono le madri di figli che hanno problemi, in particolare problemi psichici.
Otto donne e madri sono arrivate alla determinazione che non è grave essere diversi quanto sforzarsi d’essere uguali, ignorare che ogni essere umano è unico nella sua individualità.
Queste otto donne e madri, tra i cinquanta e gli ottant’anni, hanno aderito al progetto – iniziato nel 1999 – dell’associazione “Oltre l’orizzonte” di Pistoia, sotto la guida di Giulia Brandi e Rita Gualtierotti. Un progetto che ha prodotto il libro “Donne e madri. Percorsi di dolore e d’amore”, edito da Mauro Pagliai. Hanno deciso di non tenere tutto per sé, d’aprirsi e di farsi intervistare. Raccontano sensazioni, emozioni, mortificazioni, pensieri, progetti, delusioni, paure, disagi. Otto donne e otto storie. Otto mondi.
Racconta, una: “La schizofrenia non è una malattia come le altre. Questa malattia non si è chiesta noi, è venuta e si deve accettare, ma non tutte le mattine sono uguali. Io sono una mamma e posso benissimo sacrificarmi, ma un fratello, pur con tutto il bene che può volere, non riesce ad accoglierla completamente. Chi ha il mio problema deve sapere che siamo sempre in guerra e, se la vera guerra che ho vissuto è durata cinque anni, questa che vivo dura da ventisei e finché vivrò sarà guerra”. Ma il libro dice che può esserci una via d’uscita, se ci s’apre agli altri. Si può trovare la solidarietà. E le paure e le angosce possono essere sopportabili. Delle autrici, una – Giulia Brandi – è scomparsa quasi un anno fa e non ha potuto vedere il frutto del lavoro portato avanti anni.
Data recensione: 27/06/2009
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Riccardo Cardellicchio