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«Sono stordita dalle cose enormi che mi sono state dette: ringrazio tutti e in particolare Giancarlo Mazzuca che ha difeso questa inchiesta durata tre anni e che si è trasformata in libro». Emozionata e allegra Rossella Martina

«Sono stordita dalle cose enormi che mi sono state dette: ringrazio tutti e in particolare Giancarlo Mazzuca che ha difeso questa inchiesta durata tre anni e che si è trasformata in libro». Emozionata e allegra Rossella Martina, giornalista e scrittrice (o scrittrice-giornalista ormai non si sa più...) è stata la star ieri di un pomeriggio letterario e affettuoso all’Auditorium Attilio Monti de La Nazione dove ha presentato ufficialmente, tra grandi applausi, la sua nuova fatica letteraria «C’era una volta un bambino», Mauro Pagliai editore (9 euro) appena stampato. Sul palco dei relatori il vice direttore Mauro Avellini che ha fatto gli onori di casa ricordando giustamente che eravamo ospiti del luogo simbolo degli eventi celebrativi del nostro 150° anniversario; lo scrittore e nostro opinionista Vincenzo Pardini, l’onorevole Giancarlo Mazzucca ; il direttore di Quotidiano.net, Xavier Jacobelli. Il libro di Rossella Martina è una deliziosa raccolta di confessioni alla quale personaggi come Luciano Pavarotti, Giulio Andreotti, Pupi Avati, Pippo Baudo, Paolo Bonolis Giuliano Bugialli, Manlio Cancogni, Margherita Hack, Marcello Lippi, Dacia Maraini, Iginio Straffi, Ersilio Tonini, e Sergio Zavoli «Non solo non si sono sottratti – ha ricordato Avellini – ma si sono lasciati portare sul filo dei ricordi con grande sincerità. E per questo libro è ancora più pregevole – ha concluso il vicedirettore». La storia di grandi personaggi raccontati nel momento più intimo, l’infanzia. «Ho detto sì a fare il parlamentare – ha ammesso Mazzuca – ma anche grazie al libro di Rossella mi sono reso conto che il giornalismo è molto più bello. Ti dà la possibilità di raccontare storie lontane, di spiegare, come facevano i grandi inviati. All’inizio credevo fosse un testamento spirituale destinato ai giovani. Poi leggendo è venuto fuori che si tratta per, di un ricordo preciso della nostra età migliore».«Stile, armonia, efficacia e musica: ecco quello che ho trovato nelle pagine di Rossella Martina – ha detto Vincenzo Pardini – dalle sue righe emerge il volto di un’Italia poetica che è dentro ognuno di noi, con i suoi suoni e le sue atmosfere».«Lo scritto di Rossella – ha ammesso Xavier Jacobelli – mi ha molto emozionato, perché ha usato un linguaggio terribilmente chiaro che bisogna essere assolutamente capaci di esprimere con immediatezza e capacità di attirare l’attenzione». Leggere per credere: la gente, tutta, ha bisogno di confessioni. Anche laiche.
Data recensione: 09/05/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Titti Giuliani Foti