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«Avevo visto il frontespizio in vetrina, in libreria, e così scorrendolo, mi era inizialmente sembrata una rivista del tutto estranea a me, in quella veste apologetica...»

«Avevo visto il Frontespizio in vetrina, in libreria, e così scorrendolo, mi era sembrata inizialmente una rivista del tutto estranea a me, in quella veste apologetica. L’attrazione per me era rappresentata dai loro scritti: i racconti di Lisi, la poesia di Betocchi, un mondo che non mi era del tutto estraneo. Fatto sta che su invito non formale, ma in ragione d’amicizia, fatto da Lisi, e su sollecitazione di Bo, comincia a scrivere delle note». La storica rivista fondata nel 1929 e chiusa nel 1940, espressione del cattolicesimo letterario fiorentino, è uno dei molti argomenti affrontati da Mario Luzi in un’intervista su «Esperienza letteraria e religiosità», registrata nel 1986 dal sociologo Arnaldo Nesti e pubblicata per la prima volta ora in un volume da Mauro Pagliai editore (“Conversazioni a Firenze”, a cura di Andrea Spini, pp. 144, euro 9). Riprendiamo qui la prima parte del testo, sulla religiosità dello scomparso poeta. Il volume, in libreria dal 1° settembre racchiude altre interviste a Giorgio Spini, Eugenio Garin, Franco fortini e Ferruccio Masini apparse negli anni ’80 in «Religioni & Società» e dedicate ai rapporti tra intellettuali e potere.
Data recensione: 26/08/2008
Testata Giornalistica: Avvenire
Autore: ––