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LEGGETE i nomi. E poi provate a sostenere che la nostalgia non è un sentimento da coltivare. Dunque: Mario Luzi, Giorgio Spini, Franco Fortini, Ferruccio Masini, Eugenio Garin. Mica male, vero? Ecco questi giganti

In un volume la religiosità di Giorgio Spini, Franco Fortini, Ferruccio Masini, Eugenio GarinLEGGETE i nomi. E poi provate a sostenere che la nostalgia non è un sentimento da coltivare. Dunque: Mario Luzi, Giorgio Spini, Franco Fortini, Ferruccio Masini, Eugenio Garin. Mica male, vero? Ecco questi giganti della cultura sono protagonisti di un libro, Conversazioni a Firenze, a cura di un intellettuale come Andrea Spini sociologo da anni impegnato in un proficuo lavoro di scavo delle radici della contemporaneità. Il volume edito da Mauro Pagliai, contiene interviste a intellettuali che hanno fatto la storia della nostra città. Spini avverte il lettore: non si tratta di rileggere queste interviste, uscite tra gli anni ottanta e novanta, come «frammenti di biografie già note o, peggio, come occasioni per inedite forme di gossip.» No, l’occasione è assai più ghiotta. Nelle Conversazioni infatti si analizzano i molteplici aspetti della religiosità nella formazione intellettuale di uomini che poi daranno il loro contributo nei diversi campi della conoscenza. E non solo: se collochiamo questi faccia a faccia nella loro epoca ci accorgiamo come molti dei temi che oggi attanagliano le coscienze fossero già ben presenti nella riflessione di questi giganti. Il lettore dunque ha l’occasione (anche economica: il libro è di 9 euro) per ripercorrere un pezzo della nostra storia che è poi tutt’altro che la purtroppo vagheggiata firenzina chiusa e provinciale. No, qui grazie alla raccolta del prof Spini e al coraggio di un editore, siamo di fronte all’analisi di una città. Inserita nel grande affresco dell’Europa del Novecento. Per dirla con Luzi: «Che esistesse a Firenze un altro cattolicesimo lo vediamo con La pira; lo ho conosciuto appena iscritto all’Università nel 32, quando era professore di diritto romano (...) era fraternizzante (...) cercava di legare, di unire (...) la sua era una posizione inconciliabile col fascismo».
Data recensione: 09/09/2008
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Francesco Ghidetti