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Il Sessantotto non fu un evento casuale ne’ imprevisto, anche se colse di sorpresa molti protagonisti della scena politica e culturale dell’epoca: venne preceduto da un decennio di

Firenze, 14 mag. - (Adnkronos) - Il Sessantotto non fu un evento casuale ne’ imprevisto, anche se colse di sorpresa molti protagonisti della scena politica e culturale dell’epoca: venne preceduto da un decennio di avvisaglie. Qualcuno sognava da tempo l’insurrezione, se non la Rivoluzione vera e propria e credette che col ’68 fosse arrivato il momento giusto per rovesciare le istituzioni: chi erano questi ’’qualcuno’’ e come si comportarono in quegli anni che tanto hanno influenzato la vita del nostro paese? Per la prima volta genesi e sviluppo del Movimento vengono messi a nudo nel saggio di un autore, Danilo Breschi, che non ne fu protagonista ne’ testimone diretto ma che, libero da preconcetti ideologici, ha potuto riordinare con rigore scientifico frammenti e pensieri di quel periodo cruciale della storia italiana.
Nel suo nuovo volume ’’Sognando la rivoluzione. La sinistra italiana e le origini del ’68’’ (Mauro Pagliai Editore, pp. 272, 15 euro) il giovane docente universitario Breschi ricostruisce la topografia della sinistra extraparlamentare, delle riviste neo-marxiste, dei gruppi di intervento nelle fabbriche e analizza in modo serrato l’atteggiamento di Pci e Psi rispetto all’antagonismo emergente dei moti studenteschi.
Il libro delinea i protagonisti e la loro collocazione nella societa’ e nella politica nazionale negli anni ’60; definisce inoltre il ruolo e le precise responsabilita’ politiche e morali che ebbero verso il Movimento personaggi come Togliatti e Longo, Scalzone e Piperno, Negri e Sofri, Panzieri e Tronti, con le debite differenze tra chi accarezzo’ il sogno della Rivoluzione e chi la persegui’ tenacemente. (segue)
Data recensione: 14/05/2008
Testata Giornalistica: AdnKronos
Autore: ––