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La Toscana di fine Ottocento si accende di luce e di colori nella mostra che a Villa Bardini inaugura oggi l’anno di Firenze per Fattori. "Fattori e il Naturalismo in Toscana (da domani al 22 giugno, www.firenzeperfattori.it) mette

La Toscana di fine Ottocento si accende di luce e di colori nella mostra che a Villa Bardini inaugura oggi l’anno di Firenze per Fattori. "Fattori e il Naturalismo in Toscana (da domani al 22 giugno, www.firenzeperfattori.it) mette a confronto il più celebre dei Macchiaioli con i più illustri tra gli artisti che raccolsero l’eredità innovatrice della Macchia. Attraverso un percorso di 35 opere, per lo più di grandi dimensioni (alcune mai esposte) e in perfetta nuance con il parco di Villa Bardini, viene sottolineata l’affinità, sono suggerite influenze e diversità anche profonde, e sono così ristabiliti i giusti rapporti tra un caposcuola e suoi valorosi compagni d’arte. Undici sono i Fattori, sei i Francesco Gioli, tre i dipinti del fratello Luigi (pittore di cavalli all’epoca famoso in tutta Europa) e di Panerai, due ciascuno i Cannicci, Cecconi, Ferroni, altrettanti quelli di Angiolo e Adolfo Tommasi, uno i Micheli e i Sorbi. Opere messe a disposizione dalla collezione Ente Cassa di Risparmio (due gli acquisti recenti) e da numerosi collezionisti privati, oltre che dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e dal Museo civico Villa Mimbelli di Livorno, che collaborano alle celebrazioni insieme a Firenze Musei, Fondazione Parchi Monumentale Bardini e Peyron, Accademia di Belle Arti, Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Biblioteca Marucelliana, Centro europeo per il restauro di Siena. Per comodità di lettura la rassegna è divisa in cinque sezioni che individuano i temi comuni e più frequentati dagli 11 artisti. Come gli altri eventi di Firenze per Fattori (altre tre mostre e un convegno internazionale sul restauro tra autunno e inverno prossimi, secondo il programma ideato dallo storico dell’arte Carlo Sisi), l’esposizione è promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale fiorentino e il patrocinio del Comune. La curatela é di Francesca Dini, nota studiosa dell’Ottocento toscano, che ha curato anche il catalogo edito da Polistampa. (ANSA).
Data recensione: 18/03/2008
Testata Giornalistica: Ansa
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