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Ci siamo così dentro che non riusciamo a capirla. Se scappi ti rincorre e t’acchiappa. Se ti distrai ti riporta all’ordine. Se fai finta di niente ti prende a sberle. L’unico modo per salvarsi è guardarla dritto in faccia, sperando che il suo

Ci siamo così dentro che non riusciamo a capirla. Se scappi ti rincorre e t’acchiappa. Se ti distrai ti riporta all’ordine. Se fai finta di niente ti prende a sberle. L’unico modo per salvarsi è guardarla dritto in faccia, sperando che il suo sguardo di Gorgone moderna sia misericordioso e umano. Stiamo parlando della comunicazione, il sostantivo più usato nell’era dei media ridondanti, delle Tv pervadenti e della rete infinita internettiana che ormai ci ha catturato e steso ai suoi piedi. Guardandola negli occhi la comunicazione si ritrae e, se lo sguardo è acuto, si spoglia piano piano dei suoi begli abiti seducenti e si mostra tutta intera nella sua algida nudità. Si rivela e si svela. Lo sguardo acuto e anche esperto è quello di Antonio Comerci, amico e collega, direttore dell’Informatore, la rivista di Unicoop Firenze. Da bravo giornalista abituato a divulgare con semplicità cose complesse, Antonio ci ha regalato un libro (forse sarebbe meglio dire un racconto) sulla comunicazione. Un viaggio intenso e distaccato quel tanto che basta a spiegare senza insegnare, un abbecedario per far capire a chiunque come funzionano parole e immagini, e attraverso quale percorso diventano un messaggio efficace. Nel racconto sulla comunicazione di Antonio Comerci c’è spazio per la citazione dotta e per la storia personale, l’aneddoto, la battuta paradossale, l’ironia. Con uno sguardo tagliente e una penna corrosiva, talvolta divertente, ci guida tra l’altro in una delle imprese più ardue e appassionanti: capire in che modo la pubblicità riesce a guidare i nostri desideri.
Data recensione: 01/02/2008
Testata Giornalistica: Nuovo Consumo
Autore: ––