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In tre tempi

Prefazione di Monica Venturini

8,50 € 10,00
Qt

Donatella Contini ci si presenta in questo nuovo libro, che viene dopo i suoi volumi di inquietanti e trepidi racconti e le agili impegnate prove teatrali (quel Carosello felliniano con l’indimenticabile cappello di Gilda che vola, quel pozzo che inghiotte e svela in La casa dalle mille porte, le pièces di Cocci rotti, Gli ultimi due, Ritratto senza testa, L’ombra del Manzoni), e ancora ci appare come era sempre stata: la silenziosa suggeritrice di se stessa. Ma qui nuova, a viso aperto. È il romanzo finalmente della sua vita che si dipana: a tratti in fretta, come in accenni, a tratti scorre lento, soffermando la sua memoria quasi trattenendola finché si dispiega, come un aquilone a lungo imbrigliato tra i rami. Ecco l’infanzia, l’adolescenza, l’incontro fortunoso con l’amore. Ora è la donna piena che propone narrandoci il “grand tour” in se stessa e che va poi nel mondo del lavoro di lui, lei testimone attenta precisa fedele ma insieme una lei che, finalmente libera, vola tra le storie del mondo.
Quando però il lavoro di lui si è concluso e i viaggi lontano sono solo un ricordo, Donatella Contini si trova sola nel wagon-lit di un treno. Qui incontra persone sconosciute ma anche persone di casa, che sono le figure di prima ma in qualche modo schiarite e più nette nella distanza. Le figure sconosciute dapprima le intravede appena, che escono dalla penombra. Ma mentre le guarda lo sguardo suo le forma, sbalzate in rilievo come in plastica cera. E subito le chiedono se è davvero verso di loro che il suo lavoro tendeva. E tutto ricomincia.
(G.W.)

Donatella Contini ci si presenta in questo nuovo libro, che viene dopo i suoi volumi di inquietanti e trepidi racconti e le agili impegnate prove teatrali (quel Carosello felliniano con l’indimenticabile cappello di Gilda che vola, quel pozzo che inghiotte e svela in La casa dalle mille porte, le pièces di Cocci rotti, Gli ultimi due, Ritratto senza testa, L’ombra del Manzoni), e ancora ci appare come era sempre stata: la silenziosa suggeritrice di se stessa. Ma qui nuova, a viso aperto. È il romanzo finalmente della sua vita che si dipana: a tratti in fretta, come in accenni, a tratti scorre lento, soffermando la sua memoria quasi trattenendola finché si dispiega, come un aquilone a lungo imbrigliato tra i rami. Ecco l’infanzia, l’adolescenza, l’incontro fortunoso con l’amore. Ora è la donna piena che propone narrandoci il “grand tour” in se stessa e che va poi nel mondo del lavoro di lui, lei testimone attenta precisa fedele ma insieme una lei che, finalmente libera, vola tra le storie del mondo.
Quando però il lavoro di lui si è concluso e i viaggi lontano sono solo un ricordo, Donatella Contini si trova sola nel wagon-lit di un treno. Qui incontra persone sconosciute ma anche persone di casa, che sono le figure di prima ma in qualche modo schiarite e più nette nella distanza. Le figure sconosciute dapprima le intravede appena, che escono dalla penombra. Ma mentre le guarda lo sguardo suo le forma, sbalzate in rilievo come in plastica cera. E subito le chiedono se è davvero verso di loro che il suo lavoro tendeva. E tutto ricomincia.
(G.W.)

Mauro Pagliai, 2012

Pagine: 192

Caratteristiche: br.

paperback

Formato: 11,5x21

ISBN: 978-88-564-0215-5

Collana:
Biblioteca del viaggiatore | Narrativa Italiana e Straniera, 7

Settori:

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