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Terre dei nostri spiriti

Incontri dell’era postcoloniale (1968-1977)

I Premio per la Narrativa Inedita 2008 dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

13,60 € 16,00
Qt

Ma i nostri spiriti si sono manifestati anche attraverso la presenza di uomini giusti, che mi aiutarono con lealtà e abnegazione a non soccombere sotto il peso della malvagità in ambienti ostili e difficili, ancor prima che sbocciasse il seme del terrorismo. E se mai da questo seme cresceranno le radici del male, le terre dei nostri spiriti moriranno e l’umanità intera con essi.”

Il lungo viaggio di Valerio Brunetti al seguito delle maggiori imprese internazionali impegnate nella realizzazione di grandi opere di ingegneria inizia in Australia nel 1966 e prosegue fino al 1977, toccando Libia, Pakistan, Nigeria ed Eritrea. Il suo ruolo di tecnico nei cantieri diviene presto quello di testimone di piccole storie quotidiane segnate dalla sofferenza di popoli abbandonati al proprio destino e di eventi storici che hanno lasciato ferite mai risanate in numerosi Paesi scossi da lotte interne e appesi alle scelte di governi corrotti. L’autore mette a nudo le contraddizioni della politica occidentale a scapito di coloro che, una volta liberati dal giogo del colonialismo, avrebbero dovuto conquistare il benessere ed invece son precipitati in un eterno presente di profonda incertezza e di insensata violenza.

Ma i nostri spiriti si sono manifestati anche attraverso la presenza di uomini giusti, che mi aiutarono con lealtà e abnegazione a non soccombere sotto il peso della malvagità in ambienti ostili e difficili, ancor prima che sbocciasse il seme del terrorismo. E se mai da questo seme cresceranno le radici del male, le terre dei nostri spiriti moriranno e l’umanità intera con essi.”

Il lungo viaggio di Valerio Brunetti al seguito delle maggiori imprese internazionali impegnate nella realizzazione di grandi opere di ingegneria inizia in Australia nel 1966 e prosegue fino al 1977, toccando Libia, Pakistan, Nigeria ed Eritrea. Il suo ruolo di tecnico nei cantieri diviene presto quello di testimone di piccole storie quotidiane segnate dalla sofferenza di popoli abbandonati al proprio destino e di eventi storici che hanno lasciato ferite mai risanate in numerosi Paesi scossi da lotte interne e appesi alle scelte di governi corrotti. L’autore mette a nudo le contraddizioni della politica occidentale a scapito di coloro che, una volta liberati dal giogo del colonialismo, avrebbero dovuto conquistare il benessere ed invece son precipitati in un eterno presente di profonda incertezza e di insensata violenza.

Mauro Pagliai, 2009

Pagine: 400

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 12,2x20

ISBN: 978-88-564-0063-2

Collana:
Le ragioni dell’Occidente, 6

Settore: