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Cesare Pavese

Cesare Pavese

Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950) nasce nelle Langhe piemontesi, dove la sua famiglia possiede un podere: qui lo scrittore ritorna ogni estate, trascorrendo però quasi tutta la vita a Torino. Dopo la laurea in lettere Pavese insegna per breve tempo. Scrive poesie e racconti e traduce per la Einaudi autori americani ancora poco conosciuti in Italia, favorendo la diffusione della letteratura statunitense. Arrestato nel 1935 con l’accusa di attività antifascista, viene mandato al confino a Brancaleone Calabro dove soggiorna per un anno. Negli anni del dopoguerra si dedica a un’intensa attività letteraria pubblicando romanzi e saggi sul rapporto tra letteratura e società e ottenendo un ampio apprezzamento di pubblico e di critica. Al culmine del successo, in seguito a una grave crisi esistenziale, si toglie la vita in un albergo a Torino.
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950) nasce nelle Langhe piemontesi, dove la sua famiglia possiede un podere: qui lo scrittore ritorna ogni estate, trascorrendo però quasi tutta la vita a Torino. Dopo la laurea in lettere Pavese insegna per breve tempo. Scrive poesie e racconti e traduce per la Einaudi autori americani ancora poco conosciuti in Italia, favorendo la diffusione della letteratura statunitense. Arrestato nel 1935 con l’accusa di attività antifascista, viene mandato al confino a Brancaleone Calabro dove soggiorna per un anno. Negli anni del dopoguerra si dedica a un’intensa attività letteraria pubblicando romanzi e saggi sul rapporto tra letteratura e società e ottenendo un ampio apprezzamento di pubblico e di critica. Al culmine del successo, in seguito a una grave crisi esistenziale, si toglie la vita in un albergo a Torino.

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