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Franco Ballerini

Franco Ballerini

Franco Ballerini è nato a Firenze l’11 dicembre 1964. Ciclista su strada professionista dal 1986 al 2001, si innamorò della Parigi-Roubaix, alla quale partecipò per la prima volta nel 1989, riuscendo a vincerla nel 1995 e nel 1998, dopo che nel 1993 si era visto soffiare la vittoria in volata dal francese Gilbert Duclos-Lassalle. La passione per questa grande classica del nord gli valse la cittadinanza onoraria di Roubaix. Nel 2001 i tifosi francesi lo accolsero nel velodromo di Roubaix con una vera e propria ovazione, benché fosse solo 32º. Resta indimenticato il suo gesto in quell’occasone, quando si tolse la giacchetta scoprendo la sottomaglia con la scritta “Merci Roubaix”. Fu quella la sua tredicesima e ultima partecipazione, nonché ultima gara della sua carriera. Tra le altre sue affermazioni, la Tre Valli Varesine nel 1987 e la Parigi-Bruxelles del 1990, mentre a causa di problemi di allergia, non poté mai impegnarsi a fondo nelle grandi corse a tappe. Partecipò tre volte al Giro d’Italia con una vittoria di tappa, la Torino-Morbegno, nel 1991, avvenuta in volata dopo una lunga fuga. Nel 1995 venne insignito per le sue doti morali del premio Sportivo Più a Barile di Pistoia. Fu anche testimonial solidale per SOS Villaggi dei Bambini. In sedici stagioni da professionista vinse sedici corse e due circuiti.

Dall’agosto del 2001, pochi mesi dopo l’abbandono delle competizioni, succedendo a Alfredo Martini e Antonio Fusi fu nominato Commissario Tecnico della Nazionale italiana Professionisti, portandola alla vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini (2002), a Salisburgo (2006) e a Stoccarda (2007) con Paolo Bettini, a Varese (2008) con Alessandro Ballan, e del titolo olimpico ad Atene con Paolo Bettini (2004). Sotto la sua guida la nazionale vinse nel complesso nove medaglie.

Appassionato di auto, faceva da navigatore al pilota toscano Alessandro Ciardi nel Rally Ronde di Larciano quando, il 7 febbraio 2010, l’auto su cui i due viaggiavano si schiantacontro un muro a Case al Vento (Serravalle Pistoiese). Il tremendo incidente gli è costato la vita.

Franco Ballerini was born in Florence on December 11, 1964. A professional road cyclist from 1986 to 2001, he fell in love with Paris-Roubaix, in which he participated for the first time in 1989, managing to win it in 1995 and 1998, after he had been blown away by Frenchman Gilbert Duclos-Lassalle in 1993 for the sprint victory. His passion for this great northern classic earned him honorary citizenship of Roubaix. In 2001, French fans welcomed him to the Roubaix velodrome with a standing ovation, even though he was only 32nd. His gesture on that occasion remains unforgettable, when he took off his jacket revealing the undershirt with the inscription "Merci Roubaix." That was his 13th and final participation and the last race of his career. His other successes included the Tre Valli Varesine in 1987 and Paris-Bruxelles in 1990, while due to allergy problems, he could never fully commit to the big stage races. He participated three times in the Giro d'Italia with a stage win, the Turin-Morbegno in 1991, which came in a sprint after a long breakaway. In 1995 he was awarded the Sportivo Più prize in Barile di Pistoia for his moral qualities. He was also a solidarity testimonial for SOS Children's Villages. In sixteen seasons as a professional he won sixteen races and two circuits.

From August 2001, a few months after leaving competition, succeeding Alfredo Martini and Antonio Fusi, he was appointed technical commissioner of the Italian Professional National Team, leading it to win the world title in Zolder with Mario Cipollini (2002), in Salzburg (2006) and Stuttgart (2007) with Paolo Bettini, in Varese (2008) with Alessandro Ballan, and the Olympic title in Athens with Paolo Bettini (2004). Under his leadership the national team won a total of nine medals.

A car enthusiast, he was navigating Tuscan driver Alessandro Ciardi in the Larciano Rally Ronde when, on Feb. 7, 2010, the car in which the two were traveling crashed into a wall at Case al Vento (Serravalle Pistoiese). The tremendous accident cost him his life.

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